Robota nervoso

  1. ninnananna per il bambino sordomuto
    recensione del libro illustrato di Marisa Bonomi e Cristina Pietta

    ADOLFO SERGIO OMODEO - Recensione
    Raccontare con le parole e con le mani
    Di Marisa Bonomi
    Illustrazioni di Cristina Pietta
    Sinnos editrice

    Secondo la psicoanalisi, il linguaggio è essenziale per la crescita e lo sviluppo sociale;Prima ancora di capire cosa dice, la voce della mamma è musica avvolgente e rassicurante. Più tardi la voce della mamma che parla con altri, fa intuire al bambino, che ancora non parla e non capisce, che esistono altre realtà in cui dovrà coinvolgersi, e il piccolo, proprio per inseguire il suo rapporto con la madre, si rinvolge al mondo esterno.

    Da sempre la psicolinguistica aveva dovuto considerare una eccezione alla regola che il linguaggio fosse essenziale alla socializzazione, considerando il caso dei bambini sordi che pur esclusi dalla parola,tuttavia socializzano, spesso con ritardi e difficoltà, utilizzando strategie alternative, dalla comunicazione gestuale al linguaggio dei segni, alla lettura e scrittura, e ora finalmente anche con gli sms dei telefonini.

    I bellissimi libretti illustrati curati dalla psicologa Marisa Bonomi, da decenni impegnata sui problemi dell’handicap uditivo, ripercorrono proprio il percorso psicoaffettivo che dicevo , dalla voce della mamma vissuta come musica e ritmo rassicurante , alla comunicazione socializzante che sostiene una certa tensione per inserirsi nella comunicazione altrui. Percorso riproposto coinvolgendo fin da subito la mamma a comunicare con il figlio sordo usando il linguaggio dei gesti, prima ancora che lui possa capirlo, come accade appunto con il linguaggio parlato

    I libretti spaziano dalle ninnananne alle filastrocche, dai giochi di parole e alle proteste infantili indispensabili per farsi valere e riconoscere la propria individualità e la propria autonomia,fino alla saggezza dei proverbi, i testi sono sintetici, poeticamente belli, illustrati in modo coinvolgete e accattivante, e riportano illustrato in margine il linguaggio dei gesti della madre rivolta al figlio,o dei bambini tra i a coetanei. I libri sono
    talmente accattivanti che non solo la mamma del bambino non udente che vuole comunicare meglio con lui, ma pure il lettore occasionale si trova coinvolto a provare il linguaggio dei gesti e a immedesimarsi nella sua espressività.

    in un momento in cui gran parte dell’infanzia in Italia è di origine straniera, e tra questi i bambini con handicap uditivo,ulteriore merito dei libretti è di proporre positivamente la cosiddetta sfida interculturale mostrando nelle illustrazioni facce e abbigliamenti di popoli diversi, e riportando nei testi folclore infantile di vari paesi.. Mostravo e commentavo il libro a una amica in visita con la sua bambina piccola che appena iniziava a parlare, facendo alcune considerazioni sulla profondità e la saggezza di vita insita nella parola araba inshallah, se Dio vorrà ,lì illustrata. Al momento di salutarci, mentre dicevamo quando rivederci, la bambina alzava il dito al cielo nel gesto illustrato nel libro.

    Edited by AdolfoOmodeo - 24/3/2013, 17:57
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