Robota nervoso

  1. PLACEBO vs NOCEBO
    pubblicità e malocchi

    PLACEBO VS NOCEBO

    Il Placebo è un effetto curativo non attribuibile ai farmaci, ma alla suggestione mentale.
    Negli studi sugli effetti dei farmaci si inseriscono campioni di controllo che credono di essere curati con i farmaci per verificare appunto che l’effetto non sia dato da fattori psicologici.

    Ciò non toglie che l’effetto placebo sia interessantissimo da un punto di vista della psicologia.
    All’inizio dell’epidemia di AIDS furono segnalati alcuni casi di recessione della malattia, la notizia aggiungeva che si stavano studiando i possibili motivi genetici. I soggetti in miglioramento si erano fatti fotografare in postura di meditazione yoga, estremo tentativo di comunicare che stavano cercando e forse stavano trovando modalità di autosuggestioni curative efficienti.

    Le tecniche di suggestione terapeutica sono difficili da definire perché devono adattarsi alle diverse psicologie di soggetti. Milton Erickson dice che è l’ipnotizzato che guida l’ipnotista mediante piccoli segni di accettazione a rifiuto delle suggestioni. Eysenck utilizza teste di personalità per individuare le suggestioni più adatte, nonché le aspirazioni al benessere e le tendenze auto-punitive che si attivano con le malattie.

    In tal modo Eysenck ha verificato la triplicazione del tempo di sopravvivenza dopo interventi di tumori o cardiaci, pur proseguendo le terapie mediche previste; un esempio di come chirurgia, medicina e suggestioni tipo placebo possano interagire e come queste siano efficaci.
    Analogamente all’opposto è stato rilevato l’effetto di suggestioni nocive. Il cosiddetto effetto nocebo: informando i pazienti dei possibili effetti nocivi di un farmaco si raddoppia e si triplica l’emergere di tali disturbi.

    Vengo quindi a un’osservazione preoccupante- la pubblicità televisiva che utilizzando suggestioni negative rischia di risultare nociva alla salute.
    Una reclam di dentifrici dice: se vedi sangue quando ti lavi i denti potrebbe essere… è un messaggio non verbale, ma per questo più incisivo, mostra lo schermo rosso di sangue.
    Una pubblicità di yogurt è ancora più micidiale- dice con voce lugubre: credevo di essere in salute ma mi sbagliavo, ma per il mio cuore il mio colesterolo era eccessivo. Una nuova variante della reclam dice: con voce dal lamento funebre: credevo che mia mamma fosse in salute, mi sbagliavo… dove l’atroce mestizia della voce rafforza la nocività suggestiva del messaggio.
    Le due pubblicità sono volte ad accentuare il malessere degli ascoltatori, due messaggi nocebo.

    Certi psicoanalisti hanno pensato che la nostra cultura religiosa induca una certa compiacenza della sofferenza, io credo con Melanie Klaine che a partire dalla primissima infanzia dolori e malessere come ad esempio un mal di pancia vengano interpretati inconsciamente come punizione, punizioni meritate e quindi accettate.
    Melanie Klaine introduce in psicoanalisi il termine di “ malocchio”, inteso come intenzione di nuocer...

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    Last Post by AdolfoOmodeo il 26 Mar. 2016
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