Robota nervoso

  1. Politica e psicologia, considerazioni su pubblico e privato
    dagli ideali all’induzione del panico, dall'analisi politica alle metafore

    Adolfo Omodeo . Psicologo – psicoterapeuta


    Politica e psicologia, considerazioni su pubblico e privato, dagli ideali all’induzione del panico



    Quando ero un giovane psicologo si diceva ancora che i problemi individuali dovevano essere interpretati in funzione della dimensione e del contesto sociale: ciò valeva dai problemi psicopatologici ai pregiudizi sociali, dal marketing, all’economia delle famiglie. Così le inchieste di opinione e la psicologia sociale indagavano e interloquivano sul rapporto tra aspettative ideali e scelte politiche, stimolando la politica a meglio incarnare e rispondere alle attese sociali Ricordate lo slogan del referendum sul divorzio: un sereno NO, dove suggerendo ed evocando la serenità si compensava l’aggressività oppositiva della negazione da tempo nota alla psicologia del linguaggio e alla psicoanalisi.

    Dobbiamo agli americani le più raffinate tecniche di valutazione degli slogan politici e dei candidati, il metodo più geniale è stato il differenziale semantico, un quiz basato sull’uso di aggettivi opposti ( come buono- cattivo, forte – debole, ecc) cui si devono attribuire dei punteggi per i diversi argomenti e\o candidati, Così indirettamente e simbolicamente vengono espresse le aspettative degli elettori verso i possibili eletti. Nelle ultime elezioni americane invece sono state usate tecniche di indagine di tipo psico- neurologico simili all’l’elettroencefalogramma, per valutare le reazioni verso i candidati. Così la Hillary Clinton risultava emotivamente molto più apprezzata di Obama, che però è risultato eletto, dimostrando che la scelta politica è frutto di molte variabili e non solo di emozioni contingenti

    Una preoccupante ricerca pubblicata tempo fa su Mente e Cervello svelava una imprevista dinamica secondo cui la grande maggioranza degli intervistati ritiene che i politici siano caratterizzati da un certo cinismo, e di conseguenza i politici e la politica vengono considerati con un certo distacco se non disprezzo; la ricerca è proseguita intervistando anche i politici, questi risultano concordare sul cinismo della politica, ma a differenza della maggioranza ciò non suscitava in loro disprezzo o ripulsa ma ansi li attrae e li coinvolge. La ricerca portava a una preoccupante ipotesi: i nostri politici sono moralmente diversi da chi li elegge?

    Nel mio lavoro di psicologo ho visto in molti pazienti esprimere reazioni depressive per la scomparsa di partiti cui avevano guardato con fiducia e per cui si erano sacrificati. Il termine di reazioni depressive rimanda a vissuti di perdita e di lutto, ma pure a inconsci sensi di colpa per la propria inadeguatezza verso l’oggetto amato e perduto, simbolicamente associato agli affetti familiari infantili. Oserei dire che la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista rappresentavano una sorta di coppia parentale amata e odiata ma stimolante per l’affettività dei cittadini. Dopo queste ultime elezioni politiche Massimo Re...

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    Last Post by AdolfoOmodeo il 6 Sep. 2013
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