Robota nervoso

  1. Fertily day 2016
    I MOTIVI PROFONDI DELLA DENATALITA' IN ITALIA

    I MOTIVI PROFONDI DELLA DENATALITÀ IN ITALIA


    La pubblicità del Governo per il Fertily day risulta di pessimo gusto; i buoni amici, contrapposti ai cattivi che fumano e di cui uno è perfino nero! Giustamente il commento de “Il Mattino” è che la pubblicità si valuta dagli effetti che suscita. Come psicologo di marketing ricorderei che la buona pubblicità nasce da una prevalutazione su un campione ridotto, un pre-testing, come si dice, che evita errori di immagine e spese inutili, cosa che evidentemente non interessa pubblicitari del Ministero. Ricordo di aver svolto tale lavoro per una ditta di prodotti macrobiotici: Cosa ne apprezzavano i clienti? Primo il gusto, poi la convivialità e infine (per ultimo) la tutela della salute; dati articolati poi per età, sesso, ideali di vita. Proprio dalle frasi di apprezzamento dei clienti, nacquero pure i criteri e la promozione pubblicitaria ulteriore.

    Tornando alla denatalità: Negli anni ’80 l’ Italia era il paese europeo con maggior natalità e di casi di handicap infantile. Nel mio lavoro di psicologo ricordo i commenti quasi costanti delle mamme: “Dio ci ha mandato questi bambini”… L’ utenza più laica diceva: “Ho comprato questo..”, già derise da insegnanti e operatori senza figli che ben sapevano come nascono i bambini. Avanzava infatti una nuova morale, più permissiva e prudente, sorretta dagli anticoncezionali e dalla penicillina che aveva sconfitto la sifilide. Ci fu poi il referendum per l’aborto e arrivò l’ AIDS. Le becere offensive ed emarginanti campagne pubblicitarie di “prevenzione” ancora lamentate dai sopravvissuti alla malattia. L’Italia divenne il paese con il minor tasso di natività.

    Come psicologo ho discusso e riflettuto su AIDS, aborti, aborti spontanei, disturbi sessuali e crisi sentimentali e coniugali. Ho anche studiato natalità e denatalità. Tra gli umani rinchiusi nei lager e gli animali rinchiusi negli zoo la natalità si azzera; cresce invece paradossalmente in popoli che si sentono in guerra e tra immigrati e ceti più poveri che confidano in aiuti economici per le nuove nascite. Il calo di natalità degli italiani sembra dipendere dal fatto che si sentono ingabbiati, reclusi in uno zoo senza uscita come ben ripetono politici e media e a proposito di profughi immigrati che ci assediano. Meglio così che peggio. Negli USA le stragi nelle scuole sembrano attribuibili ad analoghe motivazioni, aggravate dal diritto di detenere armi da guerra; come emerge da un recente programma di Rai Storia.

    Credo che fertilità e infertilità dipendano da equilibri ormonali interni, indotti dal contesto sociale, e non da piccoli vizi o virtù personali, buone o cattive frequentazioni. Nell’Italia del boom demografico (ed economico), come vediamo ancora dai film, tutti gli uomini fumavano sigarette e bevevano vino sfuso a fiaschi. All’inizio del calo demografico (lavoravo in un consultorio familiare) una collega osservò che i nuovi nati erano per lo più figli di tossicom...

    Read the whole post...

    Last Post by AdolfoOmodeo il 3 Oct. 2016
    .