Robota nervoso

  1. 2015 – L’ULTIMA BEFANA
    Dalla paura del “diverso” al terrore del cambiamento

    2015 – L’ULTIMA BEFANA
    Dalla paura del “diverso” al terrore del cambiamento

    Nel telegiornale della vigilia dell’Epifania,una Tv locale vicentina si annuncia che in un paese della zona la Lega sta raccogliendo firme per fare allontanare dei nomadi che sostano nel parcheggio di un centro commerciale disuso. Il Sindaco , una signora, intervistata dice che in collaborazione col Comandante dei Vigili sta procedendo a modificare il regolamento comunale per poter intervenire. La Tv avverte poi che a Vicenza da quest’anno sono assolutamente vietati i tradizionali “ roghi della Befana” . esclusi un paio predisposti e già autorizzati .

    La Befana non porterà più neanche il carbone ai cattivi bambini nomadi,

    Una dozzina si anni addietro ,collaboravo con un’associazione di promozione sociale ; veniva Natale e non avevamo nessuna risorsa per fare festa: nei campi nomadi e pensammo di fare il Rogo della Vecchia. Guidati dagli operatori i bambini costruirono il grande pupazzo di carta e stracci, tracciarono la faccia, lo rivestirono e gli posero uno scialle sulla testa. Lo portarono in processione tra le roulottes, poi lo issarono sull’argine e fu incendiato. Avevamo detto che così venivano bruciate le cose brutte dell’anno precedente, tirarono sassi e palle di neve, noi brindammo con gli adulti e offrimmo caramelle e noccioline americane ai bambini. Tornato a scuola un bambino scrisse nel tema: per Natale noi Sinti non facciamo l’albero e i regali, facciamo un pupazzo con tutti i vestiti e gli stracci vecchi dell’anno precedente e lo bruciamo ballandoci intorno. Così facciamo la nostra festa.

    Il Rogo della Vecchia diverte, coinvolge e aggrega, tuttavia, come nota Gianluigi Secco, musicologo e studioso di tradizioni popolari, questo rito atavico e diffuso in tutte le culture, è sempre più malvisto e contrastato soprattutto dalle Istituzioni, Secco ricorda che il fuoco è un simbolo archetipo di rinnovamento e questo sarebbe il motivo di tanto odio dei benpensanti e delle istituzioni. In varie occasioni in cui ripetevamo il rogo della Vecchia nei campi nomadi, qualcuno chiamò i carabinieri, giunsero in volata, ma subito scherzarono con tutti e brindarono con noi. Aggiungo che i Vigili del Fuoco che avevo interpellato su richiesta del Comune confermavano che nulla vietava il rito, rispettando la prudenza e il buon senso. Colgo qui l’occasione per esprimere stima e riconoscenza a quelle Forze dell’Ordine che ho spesso visto partecipi e rispettose, a controllare ma anche a guidare e sostenere questa utenza povera, disadattata e perseguitata .


    L’Associazione Interfaccia non si occupa solo di Rom e Sinti ma in generale vuol favorire l’incontro interculturale. Nel quartiere dell’Arcella a Padova, un ladro di auto era stato inseguito dalle forze dell’ordine, pistole in pungo, fin dentro i negozi africani, che lamentavano un approccio razzista. Proponemmo la befana in collaborazione con i negozi africani, arabi e cinesi, che offri...

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    Last Post by AdolfoOmodeo il 5 Jan. 2015
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  2. PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA DEL TEMPO CHE PASSA
    DIVERGENZE INTERCULTURALI E POSSIBILI INCONTRI SULLA GESTIONE DEL TEMPO

    PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA DEL TEMPO CHE PASSA
    LEZIONE DI ADOLFO SERGIO OMODEO
    PER IL CORSO DI SOCIOLOGIA DEL PROF. IVANO SPANO
    diceembre 2010-


    Crimini estivi e omicidi- suicidi natalizi sono temi ricorrenti nella nostra stampa . I crimini estivi tendono ad essere attribuiti agli effetti deò clima su persone predisposte,. A proposito della cosiddetta metereopatia, bisogna notare che gli effetti del clima operano psicologicamente per vie simboliche, dal caldo vissuto come opprimente come un abbraccio troppo possessivo al freddo che evoca le reazioni all’abbandono .Anni addietro incontrandomi a un convegno sull’aggressività con colleghi norvegesi, che lavoravano alla prevenzione dei crimini estivi, mi facevano notare che alle loro latitudini non potevano essere attribuiti al caldo ma alla deregulation dei rapporti sociali comportata dalle vacanze


    Mc. Luhan tracciando la storia dei mass media che condizionano, quasi a nostra insaputa, la vita sociale,, considera fondamentali, gli strumenti di misurazione del tempo, dai calendari ai calcoli dell’ora, dalle campane agli orologi , per consentire all’ uomo giornate coordinate , appuntamenti, viaggi ecc. Hall, studioso di prossemica, cioè l’interpretazione delle posture e delle distanze reciproche, in un suo scritto su Tempo e Spazio, le dimensioni inconsce delle culture nota che il sensoi del tempo, da cui deriva poi la puntualità deriva dalla scala di valori sociali in cui si è inseriti (esempio gli impegni lavorativi oppure quelli familiari): e come da ciò derivino problemi imprevisti, non coscienti, nei rapporti sociali e commerciali tra culture diveri

    Secondo la psicoanalisi i miti rivelano aspetti inconsci e tabu della nostra vita quotidiana : A proposito della simbologia del tempo , il mito di Crono che divora i figli svelerebbe che il rapporto col tempo non rimanda solo alla durata della nostra vita, ma all’alternarsi delle generazioni umane e alla loro conflittualità reciproca .. vedi, Maria Bonaparte Eros Cronos e Tthanathos e Facchinelli La freccia Ferma, tre tentativi di fermare il tempo .

    La nostra vita sociale è coordinata dai calendari, ma la misura del tempo ha a che fare con la storia e la cultura dei popoli ed è un sottile modo per valorizzare differenze tra le culture . Ogni popolo ha feste diverse e diversi sistemi di calcolare il tempo e diverse date di inizio . Il giorno di festa settimanale dei cristiani è la domenica, quello degli ebrei è il sabato e quello dei musulmani il venerdì Arabi ed ebrei considerano l’inizio della giornata dal tramonto precedente .

    Il calendario occidentale , vede il Natale di Gesù, in occasione della risalita del sole già celebrato dai Romani..così il calendario romano – cristiano fa riferimento al culto del sole, esclusa la Pasqua, calcolata sulla prima luna piena di primavera. Diversamente l’anno del calendario musulmano segue una serie di cicli lunari e risulta più breve di una dozzina di giorni e i cap...

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    Last Post by AdolfoOmodeo il 6 Jan. 2013
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