Robota nervoso

  1. L'ABOLIZIONE DELLA LEGGE A DIFESA DI ROM E SINTI
    UNA LEGGE PROMOZIONALE E NON COERCITIVA

    REGIONE VENETO: L’ABOLIZIONE DELLA LEGGE A DIFESA DI ROM E SINTI, CONTRASTO ALLA CORRUZIONE O MANCATO RICONOSCIMENTO DELLA LORO CULTURA?

    Abolizione di una legge promozionale di diritti di inserimento e socializzazione

    L’abolizione della Legge regionale del Veneto del 1989 a difesa della cultura di rom e sinti avvenuta il 9 Marzo viene annunciata come abolizione di norme disuse e non più commercializzabili. E la Lega dice: se hanno bisogno di aiuto si mettano in fila nelle graduatorie dell’assistenza. Il problema è che rom e sinti non sono e non dovrebbero essere un problema assistenziale ma sono una cultura minoritaria con tradizioni e valori propri, messi in crisi nelle loro attività itineranti dallo sviluppo socio-economico e dalle leggi antiterrorismo. La cultura zingara è rimasta esclusa purtroppo dalle nostre leggi sulle minoranze etniche solo perché prive di un territorio.
    Ma cosa prevedeva la legge abolita? Di rispettare e dare sbocco ai problemi di una cultura minoritaria, un tempo nomade e ora in crisi crescente indicando tre direzioni: lavoro, formazione e inserimento abitativo.
    Sull’ argomento della scolarizzazione, purtroppo si sono viste le peggiori speculazioni: corsi fittizi, a volte esami pietistici giustificati col fatto che essendo zingari non faranno nessun uso della licenza. E sono stati rimborsati costi mai tenuti….ma possiamo dire che si può abolire un diritto perché qualcuno ha speculato fingendo di attuarlo?
    Nelle nostre esperienze invece veniva data a rendere i contenuti di studio proposti funzionali alla cultura dell’utenza, proponendo preventivi di lavoro e di spesa letteratura zingara e problemi di attualità.
    Sull’argomento abitativo:
    Chi viveva in roulotte poteva stabilizzarsi acquistando un pezzetto di terra di scarsissimo valore, come le massicciate delle ferrovie e stabilizzarvisi e la legge prevedeva di favorire e riconoscere nel (PGR) gli insediamenti nei Piani Regolatori. Siamo stati l’unica associazione che ha operato per tale regolarizzazione dei piccoli campi privati, sostenuti da bravi funzionari del comune di Padova, ma nel discredito di tutte le altre organizzazioni che -senza aver letto la legge o senza averla voluta capire- visto il nessun ritorno economico per loro, ne negavano le norme.
    Sul tema lavoro:
    La nostra associazione prevedeva di inserire nelle nostre attività rom e sinti, come bidelli o nel trasporto dei bambini a scuola rimborsando e motivando gli interessati.
    Vista la diffusa attività di raccolta di metalli e favorire una cooperativa di raccolta e servizio ecologico. E si prevedeva di dedicare parte dei rimborsi dei progetti proprio agli interessati, cosa che ha portato alle più gravi tensioni con altri operatori che vedevano sottratta parte dei loro guadagni.
    Un altro aspetto essenziale nella nostra esperienza è stato quello degli affidi extra carcerari, inserendoli presso la nostra associazione come bidelli e con un progetto formativo di studio e...

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    Last Post by AdolfoOmodeo il 26 Mar. 2016
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